Gestione Crediti Commerciali
Per 1 famiglia su 3 è peggiorata la situazione economica nel 2020, boom di richieste di prestiti
Scopri com’è la situazione economica delle famiglie in Italia nel 2020 e perché c’è stato un aumento di richieste di prestiti e finanziamenti.
Il recente report Istat sulla soddisfazione degli italiani evidenzia come nonostante la pandemia un numero importante di cittadini abbia continuato a dichiarare un giudizio positivo sulla propria condizione economica, anche se si rilevano segni di difficoltà nelle famiglie: una su tre dichiara un peggioramento economico rispetto al 2019.
Se è vero che la maggioranza delle famiglie giudica invariata la propria situazione economica rispetto al 2019, è anche vero infatti che si registra un calo della percezione di stabilità (62,8% contro 65,2% nel 2019) e un aumento della percezione di peggioramento (29,1% rispetto a 25,7% del 2019). Soprattutto al Nord crescono le famiglie che sentono come peggiorata la propria condizione economica (28,9% contro il 24,3% del 2019); seguono il Sud (28,0% da 26,8%) e il Centro (30,8% da 27,5%).
La percezione di una particolare adeguatezza finanziaria - che però sembra essere più incerta - unita al procedere della campagna vaccinale e a modesti tassi di interesse, hanno risvegliato la voglia di normalità e la propensione al consumo, spingendo molte famiglie a chiedere dei finanziamenti che permettessero di soddisfare un bisogno diluendo però nel tempo il peso finanziario dell’acquisto.
PRESTITI, UNA RICHIESTA IN AUMENTO
All’interno di questo contesto, non sorprende dunque che nel mese di maggio 2021 si sia registrato un deciso incremento delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane rispetto ai volumi pre Covid, miglioramento già in atto da qualche mese. Le richieste di prestito vedono una crescita del +34,2% rispetto al corrispondente mese del 2020. L’importo medio dei finanziamenti richiesti si è attestato a 9.472 euro, segnando un +9,8% rispetto al valore di maggio dello scorso anno. Più nello specifico, le richieste di finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e servizi hanno segnato un incremento del +31% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Rialzo ancora più accentuato per i prestiti personali, che registrano un +38,7%.
In base a quanto emerge dall’analisi delle domande tracciate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, risulta una crescita complessiva del +207,4% delle richieste di prestiti personali e finalizzati rispetto al 2020. A trainare il rimbalzo sono stati in particolare i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (+329,7%), ma è consistente anche l’aumento registrato per prestiti personali (+116,3%).
In genere si prediligono i rimborsi a lunga scadenza. Se il 16,4% del totale opta per un piano di rimborso inferiore ai 12 mesi, infatti, ben il 24,9% sceglie piani che vanno oltre i 5 anni. I richiedenti prestiti appartengono principalmente alla fascia d’età 45-54 (25,5%), tallonati a breve distanza dagli under 35 (23,3%).
Questo difficile 2020 ha messo alla prova tutti, ma conforta sapere che buona parte degli italiani hanno continuato a dare un giudizio positivo sia per quel che riguarda la propria vita personale sia per quel che concerne la propria situazione economica. Il ritorno alle richieste di prestiti racconta della forte reazione alla pandemia e della voglia di tornare a vivere senza eccessive rinunce, pur con la giusta cautela nel non voler compromettere il proprio tesoretto. E un ritorno ai consumi non può che essere il segno di un ritrovato ottimismo.
Matteo Nori, Operations Manager Cribis
L'AUTORE
Matteo Nori
Operations Manager, CRIBIS
Operations Manager, CRIBIS
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