Gestione Crediti Commerciali

Studio Pagamenti 2022: le performance dopo lo scoppio della guerra in Ucraina

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Un’analisi sullo stato di salute e sulle performance di pagamento delle aziende dopo lo scoppio della guerra russo-ucraina, a livello italiano e globale.

Con grande successo di pubblico, si è svolta l'11 maggio, in collaborazione con il Corriere della Sera e sponsorizzata da BOOMla XVIII edizione dello Studio Pagamenti, l’Evento sul Credit Management in Italia che quest’anno ha avuto come focus gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina sulle abitudini di pagamento delle aziende italiane.

Ringrazio tutti gli speaker per aver condiviso le preziose esperienze e le azioni intraprese per affrontare le nuove sfide nel mondo del Credito Commerciale, le associazioni che ci hanno patrocinato e le numerose imprese che si sono collegate con noi.

Grazie ai dati raccolti da Cribis e dal gruppo partner Dun & Bradstreet, abbiamo analizzato il quadro mondiale e nazionale riguardo lo stato dei pagamenti delle aziende, indice fondamentale per valutare la buona gestione del credito e la salute dell’impresa stessa.

 

PERFORMANCE DI PAGAMENTO: I LIVELLI ITALIANI

I dati dell’ultimo trimestre del 2021 ci mostrano una media nazionale nella puntualità dei pagamenti del 38,5%, in miglioramento rispetto al 35,7% registrato nel 2020.

Altro trend da osservare per l’importanza sull’organizzazione e la gestione dell’azienda è quello dei pagamenti oltre i 30 giorni.

 

Trend ritardi gravi Italia - Fonte: Studio Pagamenti CRIBIS

Dal grafico possiamo notare come, rispetto al picco della percentuale di aziende puntuali nei pagamenti registrato nel periodo della pandemia fino al primo quarter del 2021, i numeri dell’ultimo quarter del 2021 sono diminuiti fino all’11%, tornando ai livelli pre-pandemia e arrivando nel primo trimestre del 2022 al 10,5%.

Analizzando il paese in termini di macroaree, vediamo come il Nord Est e il Nord Ovest risultino molto più virtuosi nei pagamenti alla scadenza rispetto al Sud e alle Isole, dove la percentuale dei pagamenti oltre i 30 giorni quasi raddoppia rispetto al Nord.

Da un’analisi più settoriale sulle abitudini di pagamento delle aziende notiamo un significativo peggioramento nel settore dell’ospitalità, dove i pagamenti oltre i 30 giorni sono calati del 45% tra la fine del 2021 e il periodo pre-pandemia. Sempre in peggioramento, sebbene più lieve, si trovano i settori di ristoranti e bar, manifatturiero, agricoltura e allevamento, servizi alle persone. I settori che hanno visto un calo dei ritardi tra la fine del 2019 e la fine del 2021 sono quello dei trasporti e il GDO.

 

Pagamenti oltre 30 giorni Italia - Fonte: Studio Pagamenti CRIBIS

 

LE ABITUDINI DI PAGAMENTO IN EUROPA

Se parliamo invece di pagamenti alla scadenza nello scenario europeo, l’Italia, con il suo 38,5%, si pone nella metà inferiore della classifica. Tra i paesi che hanno registrato aumenti percentuali significativi nei trend di pagamento delle aziende riscontriamo la Danimarca, che spicca sul resto dei paesi Europei con il 90,2%, la Germania con il 65,4% e altri paesi come Svezia e Svizzera. Sulla parte bassa della classifica – prima e dopo l’Italia – troviamo la Romania, il Portogallo, la Bulgaria, la Serbia e la Grecia, che mostrano abitudini nei pagamenti puntuali molto inferiori.

 

Pagamenti alla scadenza Europa - Fonte: Studio Pagamenti CRIBIS

 

STUDIO PAGAMENTI: BUONE LE PERFORMANCE DELLE AZIENDE CINESI

Osservando invece lo scenario mondiale dei pagamenti commerciali, la media Europa si colloca nella parte alta di questo trend, dimostrando quindi un aumento nella puntualità insieme ad altri paesi come Stati Uniti, Thailandia e Cina.

Merita un focus particolare la Cina, che con un aumento del +6,8% registra una puntualità nei pagamenti del 28,1%. Rivolgiamo a questo paese uno sguardo più attento in quanto nonostante i peggioramenti riscontrati in molti settori industriali – come i trasporti, la metallurgia o l’immobiliare – il miglioramento registrato nel settore manifatturiero ci fornisce segnali promettenti riguardo al progresso della situazione dei pagamenti.

 

Pagamenti alla scadenza Mondo - Fonte: Studio Pagamenti CRIBIS

 

PAGAMENTI COMMERCIALI: QUALI SONO I SETTORI PIÙ COLPITI DALLA GUERRA RUSSO-UCRAINA?

La situazione che appare completamente diversa rispetto al resto del mondo è quella della Russia. Dai dati emerge infatti come, già a partire dall’ultimo periodo del 2021, la presenza della crisi tra Russia e Ucraina si sia manifestata sul settore dell’energia e sulle materie prime. Il primo quarter del 2022 e lo scoppio della guerra in Ucraina hanno portato a un ritardo sui pagamenti soprattutto in settori chiave, come:

  • Settore dei trasporti (+22%)
  • Industria metallurgica (+33%)
  • Agricoltura (fino al +84%)
  • Energia (+37%)

Il trend russo è quindi una situazione da tenere sotto stretto controllo nei prossimi mesi, soprattutto in vista del probabile ulteriore peggioramento nelle performance di pagamento.

 

LA NOSTRA PROSPETTIVA SUI PAGAMENTI PER IL 2022

Abbiamo concluso lo Studio Pagamenti 2022 fornendo il nostro outlook su quello che succederà nei prossimi mesi nel mondo corporate. Ci aspettiamo un aumento del fatturato aziendale impattato positivamente dalla crescita dell’inflazione, ma allo stesso tempo prevediamo una compressione dei margini operativi.

Sebbene sperassimo di trovarci qui oggi a dirci che usciti da questo periodo negativo si fosse registrata una grande crescita, in realtà diversi elementi di discontinuità ci prospettano che nei prossimi mesi il livello di tensione potrebbe mantenersi abbastanza alto.

Per conoscere nel dettaglio come sono andati i diversi settori in Italia e lo stato dei pagamenti dei paesi più importanti a livello globale, è possibile scaricare gratuitamente qui sotto la presentazione del mio speech allo Studio Pagamenti 2022 e il documento integrale Studio Pagamenti 2022!

 

Marco Preti, CEO CRIBIS

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Marco Preti
L'AUTORE
Marco Preti

CEO CRIBIS

Amministratore delegato di CRIBIS da più di dieci anni, dal 2020 è anche Direttore Generale della business unit CRIF dedicata alla Business Information & BPO e Amministratore Delegato di CRIBIS Credit Management.
Da diversi anni ricopre ruoli internazionali all’interno del Gruppo. È presidente del CdA CRIF per la Giordania, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti e fa parte del Consiglio di Amministrazione CRIF in Polonia e Bürgel. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della società di consulenza Credit Data Research Italia e di Workinvoice, la piattaforma specializzata nella cessione del credito per le PMI.

CEO CRIBIS

Amministratore delegato di CRIBIS da più di dieci anni, dal 2020 è anche Direttore Generale della business unit CRIF dedicata alla Business Information & BPO e Amministratore Delegato di CRIBIS Credit Management.
Da diversi anni ricopre ruoli internazionali all’interno del Gruppo. È presidente del CdA CRIF per la Giordania, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti e fa parte del Consiglio di Amministrazione CRIF in Polonia e Bürgel. Inoltre, fa parte del Consiglio di Amministrazione della società di consulenza Credit Data Research Italia e di Workinvoice, la piattaforma specializzata nella cessione del credito per le PMI.

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