La valutazione ESG dei fornitori: barriera all’ingresso o fattore premiante?

È ormai chiaro che l’impresa focale di una filiera debba migliorare la propria sostenibilità ambientale e sociale e, allo stesso tempo, farsi responsabile di promuovere e diffondere la sostenibilità lungo tutta la sua filiera, garantendo che i anche i suoi fornitori migliorino le proprie performance di sostenibilità. Per questo motivo le imprese si stanno dotando di diversi strumenti per poter valutare e monitorare le performance ESG (Environmental, Social e di Governance) dei propri fornitori.

Come funziona la valutazione ESG dei fornitori

La valutazione dei fornitori sulla base dei parametri ESG considera generalmente quattro macroaree di analisi:

• Environment
• Social
• Governance
• Supply Chain

Queste macroaree sono poi dettagliate in diversi parametri. Questa valutazione deve tener conto delle caratteristiche del fornitore che viene analizzato: infatti, i parametri dovranno essere adeguati alla dimensione dell’impresa e al settore in cui essa opera.

La valutazione viene condotta sulla base di diversi input. Innanzitutto, si basa generalmente su questionari che i fornitori devono compilare, inserendo certificazioni e documenti ufficiali che attestino la veridicità di quanto dichiarato. L’output dei questionari può poi essere integrato con certificazioni dei fornitori, report delle visite di auditing, e tutte le informazioni pubblicamente disponibili circa la sostenibilità del fornitore.

Le due opzioni per procedere alla valutazione ESG dei fornitori

Trovandosi di fronte alla necessità di valutare le performance ESG dei propri fornitori, le imprese hanno due opzioni a disposizione:

• possono condurre in autonomia la valutazione dei fornitori
• possono avvalersi di ESG information provider.

Nel primo caso, l’impresa cliente dovrà dotarsi di una piattaforma e degli strumenti necessari internamente; nel secondo caso, la valutazione viene realizzata dall’ESG information provider, che restituisce all’impresa cliente e al fornitore una valutazione sintetica con i relativi dettagli.

Nel caso di valutazione interna, è possibile raggiungere una maggiore personalizzazione della valutazione, considerando i parametri che più sono importanti per i fornitori di un’impresa. Nel caso invece di valutazione esterna, condotta da un ESG information provider, l’impresa cliente può ottenere una valutazione dei fornitori che è certificata dall’ESG information provider, senza dover investire in sistemi di valutazione interni.

Valutazione di sostenibilità dei fornitori come barriera all’ingresso

La valutazione delle performance di sostenibilità dei fornitori può essere inserita in alcune pratiche di gestione dei fornitori (es. gare d’appalto, soluzioni di Supply Chain Finance) per incentivarli a migliorare le proprie pratiche di sostenibilità. Questo può essere fatto secondo due differenti modalità:

• come barriera all’ingresso
• come fattore premiante.

Seguendo la prima modalità, i fornitori vengono valutati sulla base di parametri ESG e soltanto quelli che hanno un determinato livello di sostenibilità possono accedere alla gara d’appalto o alla soluzione di Supply Chain Finance (e quindi, in questo secondo caso, a finanziamenti più convenienti).

Valutazione di sostenibilità dei fornitori come fattore premiante

Seguendo invece la seconda modalità, quella della valutazione come fattore premiante, i fornitori vengono divisi in cluster sulla base del loro livello di performance. Verranno poi offerte condizioni più favorevoli ai fornitori più sostenibili: all’interno delle soluzioni di Supply Chain Finance, ad esempio, i fornitori più sostenibili avranno accesso a tassi di interesse o sconti più bassi.

Per quanto riguarda la diffusione delle due modalità all’interno nello specifico delle soluzioni di Supply Chain Finance, l’integrazione della valutazione ESG dei fornitori come fattore premiante all’interno delle soluzioni di Supply Chain Finance è sempre più frequente.

Valutazione delle performance di sostenibilità: dai fornitori ai clienti

Complessivamente, sempre più imprese vogliono integrare la valutazione ESG dei fornitori all’interno delle soluzioni di Supply Chain Finance; in più, le soluzioni di Supply Chain Finance che sfruttano un meccanismo premiante possono a loro volta diventare un incentivo per i fornitori nel farsi valutare sotto il punto di vista della sostenibilità.

Infine, vi è l’interesse sempre maggiore delle imprese verso la valutazione delle performance di sostenibilità non soltanto dei fornitori, ma anche dei clienti a valle.

Elisa Medina, Ricercatrice dell’Osservatorio Supply Chain Finance.