Sviluppo Business

Data integration come asset competitivo: cosa fanno (davvero) le aziende oggi

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Scopri a che punto sono le aziende nell'integrazione dei dati: sfide, benefici e strategie per superare i silos informativi e migliorare la competitività.

Nel mondo attuale dominato dalle informazioni e dalla digitalizzazione, l'integrazione dei dati nei sistemi e nei processi aziendali è cruciale per preservare competitività e agilità operativa. Un’attività non facile, ma imprescindibile. Quali sono i principali ostacoli incontrati dalle imprese e quali i vantaggi dell’integrare i dati in azienda?

Per cercare di rispondere a queste domande e comprendere come le aziende stanno affrontando questo processo, la divisione ESG di TechTarget ha condotto per SAP una ricerca dal titolo “Enterprise, Data, and Application Integration Trends Research” intervistando professionisti IT e vertici aziendali di organizzazioni operanti in diversi Paesi e settori, per un campione complessivo di 300 realtà (58% USA, 4% Canada, 19% Germania, 19% UK).

I risultati dell’indagine, pubblicati nel 2022, sono in grado di offrire un’utile panoramica delle tendenze in atto, le priorità e le criticità nell'integrazione dei dati.

Perché l’integrazione dei dati in azienda è una priorità?

Iniziamo l’analisi dei dati emersi cercando di comprendere quanto le aziende siano consapevoli dell’importanza del consolidamento e armonizzazione dei dati e a che punto è il processo.

Alla domanda “Come categorizzeresti lo stato attuale dell'integrazione aziendale della tua organizzazione?” Il 55% degli intervistati ha risposto che l’operazione è in corso, per la precisione che allo stato attuale stanno implementando ed eseguendo dei progetti di integrazione aziendale.

Solo nel 27% dei casi l’integrazione è a un livello maturo, nel senso che sono stati completati diversi sistemi e processi, mentre il 17% inizierà (o ha appena iniziato) ad avviare progetti di integrazione nel breve termine. Soltanto l’1% ha risposto che non è una priorità al momento o che non è in grado di affrontare l'integrazione aziendale.

Proseguendo nel sondaggio, al quesito “Rispetto ad altre iniziative aziendali, come valuteresti l'importanza di migliorare l'integrazione aziendale nei prossimi 12-24 mesi?”, l’83% delle organizzazioni considera l'integrazione aziendale una delle cinque principali priorità aziendali nei prossimi 12-24 mesi

 

Quali sono le principali sfide da superare nel processo di integrazione?

Per quanto per molte imprese a livello globale l’integrazione dei dati sia una priorità, non mancano le sfide da superare per portare avanti questo processo, tant’è vero che 9 organizzazioni su 10 dicono di aver riscontrato diverse difficoltà nell’implementazione della loro strategia di integrazione.

I principali ostacoli sono risultati essere:

  • complessità dei processi ETL (Extract, Transform, Load)* (42%);
  • sfide associate all'integrazione di applicazioni e dati on-premise e residenti nel cloud (33%);
  • l’elevato numero di applicazioni da integrare (31%);
  • la grossa quantità di dati da integrare (31%);
  • tempistiche lunghe (28%);
  • alti costi (27%);
  • troppi team e stakeholder da soddisfare (24%);
  • elevato rischio di errore (24%);
  • mancanza di supporto esecutivo (24%);
  • mancanza d competenze specifiche (21%);
  • mancanza di personale e risorse da dedicare all’integrazione (19%).

Ma come le imprese stanno affrontando queste sfide? Dal sondaggio emerge che il 97% delle organizzazioni sta rispondendo attivamente agli ostacoli incontrati mettendo in campo diverse strategie. Le più diffuse sono:

  • adozione di strumenti e tecnologie di automazione (50%);
  • distribuzione di software di gestione specifici (43%);
  • attivazione di offerte di servizi gestiti (43%);
  • consolidamento delle relazioni con i fornitori di tecnologia (42%);
  • attivazione di soluzioni di gestione di terze parti (40%);
  • riduzione del numero di provider cloud in uso (33%);
  • reclutamento di più persone (31%).

* I processi ETL (Extract, Transform, Load) consistono nella messa a terra di flussi che consentono di estrarre dati da fonti diverse, trasformarli per garantirne la coerenza e caricarli in sistemi centralizzati.

 

I vantaggi di un flusso di dati integrato

Nell’indagine si vanno poi a indagare i benefici effettivi derivati dall’ implementazione di framework funzionanti.

Indagando gli obiettivi iniziali delle organizzazioni integrano i dati.  le risposte più frequenti sono state:

  • migliorare la qualità dei dati (56%);
  • migliorare la disponibilità e l'accessibilità dei dati (44%);
  • migliorare la visibilità dei dati (44%);
  • migliorare l'accuratezza delle informazioni (42%);
  • migliorare le capacità di automazione (40%);
  • incorporare più dati nel processo decisionale (36%);
  • migliorare l'accuratezza dei modelli di intelligenza artificiale/machine learning usati incorporando più dati pertinenti durante l'addestramento del modello (36%);
  • consentire agli utenti finali di utilizzare i dati in modo più efficace all'interno delle loro applicazioni di analisi preferite (34%);
  • ridurre la complessità dei dati (33%);
  • migliorare l'accuratezza delle informazioni predittive (33%);
  • abilitare una maggiore collaborazione tra gli utenti finali (31%).

 

I principali vantaggi operativi ottenuti risultano essere:

  • visibilità dei dati migliorata;
  • riduzione della complessità operativa/gestionale nell'ambiente dati/applicazioni;
  • miglioramento della disponibilità e gestione delle risorse;
  • aumento della produttività;
  • agilità aziendale migliorata;
  • incremento dell'efficienza operativa e della reattività aziendale;
  • riduzione del tempo per ottenere informazioni;
  • riduzione dei costi di manodopera IT e delle spese operative;

Un aspetto particolarmente interessante che emerge dal sondaggio è che i vantaggi operativi raggiunti hanno superato le aspettative iniziali in tutti gli ambiti sopra elencati.

 

Quali sono gli strumenti più utilizzati nelle strategie di data integration?

Andando ad analizzare, infine, le tecnologie considerate parte integrante della loro strategia di unificazione del dato, le imprese hanno citato:

  • elaborazione del dato (53%);
  • classificazione (48%);
  • business intelligence (42%);
  • sicurezza/governance dati (41%);
  • raccolta dati (40%);
  • accessibilità (40%);
  • visualizzazione del dato (39%);
  • aggregazione dati (38%);
  • preparazione/trasformazione dati (37%);
  • spostamento dati (34%);
  • gestione dati del ciclo di vita di strumenti, prodotti e servizi (31%);
  • scouting dati (29%);
  • gestione di metadati (28%);
  • utilizzo di informazioni (25%).

Tecnologie, quelle elencate, che sono alla base di un’efficace trasformazione digitale delle aziende.

Valorizzare il patrimonio informativo sarà la chiave per innovare e crescere

Emerge in modo chiaro come nelle imprese stia crescendo la consapevolezza dell’importanza di adottare soluzioni di data integration, un aspetto  che rappresenta un elemento ormai imprescindibile per abilitare nuove opportunità di business e per il successo dell’intera organizzazione.

Le aziende che riusciranno a valorizzare al massimo il proprio patrimonio informativo saranno nella posizione migliore per innovare, adattarsi e crescere in un contesto sempre più dinamico e competitivo. Per questo motivo le imprese sono chiamate a costruire infrastrutture di integrazione moderne, flessibili e inclusive, dove anche gli utenti non tecnici possano contribuire attivamente al processo.

La gestione unificata dei dati è dunque destinata a giocare un ruolo sempre più centrale nelle strategie digitali delle organizzazioni: investire in tecnologie moderne, promuovere la collaborazione tra funzioni aziendali e adottare una governance efficace saranno i pilastri per affrontare le sfide future e cogliere nuove opportunità.

 

Mauro Cortesi
L'AUTORE
Mauro Cortesi

Top Customer Consulting Manager, CRIBIS

Responsabile del team di consulenza dedicato al mercato Corporate, ha consolidato un’ampia esperienze nel settore della business information con un approccio consulenziale volto all’analisi e alla valorizzazione dei dati all’interno dei processi aziendali. Coordina team che supportano le aziende nell’ottimizzazione della gestione del credito, procurement, marketing e ESG, favorendo l’integrazione tra sistemi informativi aziendali per migliorare l’efficienza operativa. Grazie ad un approccio orientato all’innovazione, aiuta le organizzazioni a trasformare le informazioni in strumenti decisionali efficaci, ottimizzando i processi e le strategie di gestione dei rischi con l’obiettivo di trasformare i dati in un vantaggio competitivo.

Top Customer Consulting Manager, CRIBIS

Responsabile del team di consulenza dedicato al mercato Corporate, ha consolidato un’ampia esperienze nel settore della business information con un approccio consulenziale volto all’analisi e alla valorizzazione dei dati all’interno dei processi aziendali. Coordina team che supportano le aziende nell’ottimizzazione della gestione del credito, procurement, marketing e ESG, favorendo l’integrazione tra sistemi informativi aziendali per migliorare l’efficienza operativa. Grazie ad un approccio orientato all’innovazione, aiuta le organizzazioni a trasformare le informazioni in strumenti decisionali efficaci, ottimizzando i processi e le strategie di gestione dei rischi con l’obiettivo di trasformare i dati in un vantaggio competitivo.

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