Sostenibilità

Investimenti sostenibili: la strada è tracciata

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Nell'era della transizione ecologica, investire in sostenibilità e abbracciare i principi ESG è il modo migliore per creare valore e ottenere risultati. Scopri come.

Ci affacciamo a vivere nell’epoca della transizione ecologica, dove processi produttivi e investimenti vengono messi sotto la lente d’ingrandimento di governi e società civile: tutti chiedono pratiche più responsabili e sostenibili, che tutelino il substrato ambientale e sociale su cui poggia la nostra economia globale. Anche il governo infatti ha stabilito un regime di aiuti sugli investimenti sostenibili 4.0.

L’Italia sta finanziando il processo di transizione energetica e di sostenibilità attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), un piano strategico condiviso con l’Europa, all’interno del quale la maggior parte dei progetti punta alla ripresa post-Covid e alla crescita attraverso gli investimenti sostenibili.

Investire in sostenibilità è avere a cuore le più importanti sfide globali, affidandosi al progresso e sperimentando nuovi modi di fare business attraverso strategie volte all’ottenimento di risultati dal punto di vista finanziario e, insieme, valoriale. Questi due obiettivi possono effettivamente essere tenuti insieme? La risposta è affermativa.

 

I CRITERI ESG NELLA FINANZA SOSTENIBILE

I criteri ESG entrano a far parte della finanza sostenibile dal 2005, quando le Nazioni Unite iniziarono a chiedere ai grandi investitori di elaborare i principi per investire in modo responsabile e attento nei confronti dell’ecosistema e della società. Da questa richiesta nacquero i Principles for Responsible Investment (UNIPRI o PRI), elaborati da una rete internazionale di investitori sostenuta dall’ONU, il cui scopo è quello di lavorare insieme per l’attuazione dei sei principi:

 

1. Incorporare i temi ESG (Environmental, Social, Governance) nell’analisi di investimento e nei processi decisionali.

2. Agire attivamente come azionisti e inserire i temi ESG nelle politiche e pratiche di gestione.

3. Chiedere alle società di investimento di comunicare in modo appropriato le istanze ESG.

4. All’interno dell’industria degli investimenti, promuovere l’accettazione e l’implementazione dei principi ESG.

5. Collaborare per aumentare l’efficacia nel mettere in pratica i principi.

6. Impegno nel rendicontare le attività e i progressi raggiunti nell’applicazione dei principi.

 

Come si vede dalla centralità dell’acronico ESG all’interno di questi propositi, i criteri ESG si sono ormai affermati anche nell’ambito finanziario, dove i principi ambientali, sociali e di governance vengono presi in sempre maggior considerazione per valutare la sostenibilità degli investimenti, che è risaputo andare ben oltre la valutazione puramente economica.

 

L’INTERESSE DEGLI INVESTITORI NEI CONFRONTI DELLA SOSTENIBILITÀ

L’interesse per gli investimenti sostenibili è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, dando vita a numerose riflessioni e piani d’azione sul tema che hanno contribuito alla costruzione di un trend destinato a crescere esponenzialmente con il passare del tempo.

A livello globale, i finanziatori sono sempre più consapevoli della necessità di creare valore sociale condivisibile, con l’obiettivo di arginare i rischi ambientali e le disuguaglianze sociali ed economiche. Nascono così Fondi di investimenti sostenibili e Asset basati sui rating specifici, costruiti sui criteri ESG, in grado di misurare le performance dei soggetti economici e finanziari sui temi ambientali, sociali e di governance, secondo standard internazionali condivisi.

I legami tra sostenibilità e performance economica sono sempre più evidenti: istituzioni e mercati chiedono alle imprese di investire consapevolmente, e sono sempre di più quelle realtà che considerano le iniziative orientate alla sostenibilità non come un mero costo ma come un valore, che si trasforma anche in un vantaggio competitivo importante.

 

L’INNOVAZIONE A SUPPORTO DEGLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI

Il completamento del processo di transizione verso modelli di business che tengono in maggior considerazione tutti i temi della sostenibilità, necessita di ingenti risorse finanziarie. La mitigazione degli impatti ambientali, in particolare, può avvenire solo attraverso un adeguato impiego della tecnologia, l’unica in grado di efficientare i processi produttivi e l’impiego di energia.

Innovazione tecnologica e principi di sostenibilità sono tenuti uniti in una relazione virtuosa, che consente di lavorare in maniera congiunta sulla realizzazione di obiettivi comuni. Per questo motivo gli investimenti in tecnologia devono considerate le strategie di sostenibilità e, viceversa, i criteri ESG devono integrarsi con lo sviluppo tecnologico che ha l’obiettivo di migliorare le attività e i processi tradizionali considerati non sostenibili.

 

LA PROMOZIONE DEGLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI IN ITALIA E IN EUROPA

Negli ultimi anni la Commissione Europea ha ulteriormente attenzionato il tema della sostenibilità che si riconduce alle tre aree di declinazione ESG (ambientale, sociale e di governance) spingendo verso l’approvazione di provvedimenti che puntano alla promozione di investimenti finanziari sostenibili, fondamentali per conseguire i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 promossa dall’ONU.

La strategia messa in campo è stata costruita su sei linee di intervento:

  1. ampliare le disposizioni legislative sulla finanza sostenibile per facilitare l'accesso al finanziamento della transizione;
  2. rendere la finanza sostenibile più inclusiva, dotando PMI e consumatori di strumenti e incentivi per accedere ai finanziamenti;
  3. rafforzare la resilienza del sistema economico e finanziario sui rischi che incombono sulla sostenibilità;
  4. aumentare i contributi del settore finanziario alla sostenibilità;
  5. garantire l'integrità del sistema finanziario europeo e monitore il processo di transizione verso la sostenibilità;
  6. creare iniziative e norme internazionali di finanza sostenibile e sostenere i paesi partner dell'UE.

Queste intenzioni guideranno le politiche dei Paesi membri, assicurando maggiore aderenza ai principi della sostenibilità. Anche per questo motivo i criteri ESG sono sempre più importanti nelle valutazioni sul rischio di credito: banche e istituti finanziari considerano sempre di più i finanziamenti alle aziende che si dimostrano attente ai criteri della sostenibilità. In questo assetto, una delle sfide principali per gli istituti di credito è proprio quella di valorizzare e premiare le imprese che registrano le migliori performance in ambito ESG.

 

L’INCREMENTO DEL CREDITO AL CONSUMO “GREEN”

A fronte del PNRR che concede all’Italia circa 70 miliardi di risorse per agevolare la transizione ecologica, la maggior parte degli istituti finanziari del nostro Paese ha già integrato dei piani di sostenibilità nelle proprie strategie, lanciando contestualmente un’offerta di soluzioni cucite sul nuovo paradigma della sostenibilità: quello ESG.

Nel 2020 circa ¼ dei prestiti finalizzati all’acquisto di autovetture nuove si riferisce a veicoli a tecnologica ibrida ed eletrica. Sui prestiti personali il 44% degli istituti finanziati ha preteso chiarezza circa l’utilizzo del credito concesso per spese e investimenti “verdi”, come ad esempio i numerosissimi interventi di efficientamento energetico delle abitazioni. A registrare un aumento sono proprio le agevolazioni nell’offerta di finanziamenti tesi ad incrementare la sostenibilità con piani di ammortamento flessibili, tassi di interesse più bassi o zero spese di istruttoria.

È evidente come la maggior parte degli intermediari economici sia attualmente impegnato a modificare la propria offerta e renderla in linea con le nuove esigenze dei consumatori che dopo il Covid sembrano diventati ancora più sensibili alle tematiche ambientali.

 

Luca Greco, Sales Innovation Director CRIBIS

Luca Greco
L'AUTORE
Luca Greco

Sales Innovation Director CRIBIS

Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.

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Dopo un’esperienza ventennale nel B2B sales, nella quale ha ottenuto importanti risultati accrescendo il valore di alcuni clienti strategici attraverso l’implementazione di progetti complessi in ambito credit management, supply chain e sales acceleration, ha avviato un nuovo percorso professionale assumendo il ruolo di Sales Innovation Director. Nel nuovo ruolo coordina un Team multitasking che si occupa di supportare e formare le reti di vendita, di garantire lo sviluppo di alcuni mercati verticali e di assistere i clienti nell’adoption dei servizi per aumentare il loro grado di consapevolezza e di soddisfazione. Appassionato lettore di saggi di storia, geopolitica e romanzi declina questa passione nei viaggi in luoghi con grande impatto naturalistico e/o ricchi di contenuti storici.

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